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Premessa

(ai sensi del D.P.R. 249 del 24 giugno 1998, art. 1)

La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. È una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue componenti. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia di New York il 20 novembre 1989.

La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva.

La comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

 

La partecipazione degli studenti alla vita democratica della scuola avviene nel rispetto della legislazione generale vigente e del Regolamento d’Istituto che sono previsti rispettivamente dal D.L. 297/94, dal D.P.R. 249/98 (Statuto degli Studenti e delle Studentesse) e dal D.P.R. 235/2007.

 

Il presente Regolamento disciplinare è da ritenersi parte integrante del Regolamento della scuola.

Il suo contenuto è illustrato a tutti gli studenti, ne è consegnata copia a tutti i genitori che ne facciano richiesta ed è affisso all’albo dell’Istituto.

 

 

Per quanto non espressamente qui richiamato, si fa riferimento alla normativa vigente.

 

PARTE III

DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI

(ai sensi del D.P.R. 249/98, art. 2)

 

Art. 1 – Diritti degli studenti

1. Lo studente ha diritto a una formazione culturale e professione qualificata che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.

2. Lo studente ha diritto alla valorizzazione delle sue inclinazioni personali, attraverso un’adeguata informazione e la possibilità di formulare richieste.

3. Lo studente ha il diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.

4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.

5. Lo studente ha diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

6. Gli studenti e le loro famiglie hanno diritto a essere consultati su decisioni che influiscono in modo rilevante sull’organizzazione scolastica.

7. Gli studenti e le loro famiglie hanno il diritto a essere informati e consultati circa le attività curricolari ed extracurricolari integrative e aggiuntive offerte dalla scuola.

8. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.

9. La scuola si impegna a porre in essere progressivamente le condizioni per assicurare:

a) Un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo e didattico di qualità.

b) Offerte formative integrative e aggiuntive.

c) Iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica.

d) La salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche diversamente abili

e) La disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica

f) Servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica

 

Art. 2 – Doveri degli studenti (ai sensi del D.P.R. 249/98, art. 3)

1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono a una convivenza civile.

2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate dal Consiglio di Classe.

3. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia.

4. L’alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni, sarà segnalato all’Ufficio di Dirigenza. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate tempestivamente comunicazioni scritte alle famiglie.

5. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e all’uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, etc.

6. Gli alunni sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e responsabile anche durante l’intervallo da svolgersi nelle rispettive aule e mai negli spazi comuni (corridoi, aule speciali, etc.)

7. Gli alunni possono recarsi in palestra, nelle aule speciali, etc. solo con l’autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante.

8. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia

9. Nelle aule ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente.

10. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, insieme ai docenti, il buon funzionamento della scuola.

11. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Educazione Fisica, dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo ASL.

12. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l’occorrente per i compiti e le lezioni e l’eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali furti.

13. Ogni studente è responsabile dell’integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e/o alle suppellettili della scuola saranno puniti e obbligati a risarcire il danno

14. E’ fatto divieto agli alunni invitare estranei e a intrattenersi con loro nella scuola.

15. Gli alunni, nel loro gruppo classe o nei gruppi spontanei, hanno il dovere di rispettare la diversità culturale, religiosa e sociale dell’altro.

16. Gli alunni sono tenuti a osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza della scuola.

17. Gli alunni hanno il dovere di curare l’igiene personale e utilizzare un abbigliamento consono all’Istituzione scolastica.

18. Gli alunni hanno il dovere di usare un linguaggio e un comportamento corretto e rispettoso sia con i compagni che con tutti gli operatori della scuola

19. Le visite d’istruzione, che sono legate alla programmazione generale, sono da ritenersi a tutti gli effetti lezioni esterne, quindi gli alunni hanno il dovere di osservare tutte le disposizioni disciplinari poste in essere dal presente Regolamento.

20. Per gli alunni, alla prima ora e nell’ora successiva alla ricreazione, non è ammessa l’uscita dall’aula, tranne per quei casi particolari che i docenti vaglieranno; durante le altre ore i docenti potranno autorizzare un alunno per volta.

21. E’ fatto assoluto divieto tenere acceso il cellulare ed effettuare qualsiasi tipo di registrazione audio-video. In caso contrario il docente è autorizzato a ritirarlo e a consegnarlo al Dirigente. Esso sarà restituito solo nel caso in cui si presenti un genitore.

 

PARTE IV

DIRITTI E DOVERI DEGLI INSEGNANTI

(ai sensi del D.L. 297/94)

 

Incipit: I diritti e i doveri dei docenti dono regolati dal D.L. 297/94, Parte III, Titolo I, Capo III e dalle norme previste dal C.C.N.L.

Tutti i docenti sono tenuti, nel rispetto della libertà d’insegnamento, a ricercare una fattiva collaborazione con gli allievi per realizzare il loro diritto all’apprendimento e alla crescita educativa. A questo scopo a inizio d’anno, ogni insegnante concorda con gli alunni un Patto Formativo che chiarisce gli obiettivi dell’insegnamento e dei programmi, che impegna le due parti sulle metodologie didattiche e di studio individuale, che evidenzia gli obiettivi minimi da raggiungere.

 

Art. 3 – Diritti dei Docenti

Il docente ha diritto:

a) Al rispetto della propria dignità umana e professionale

b) All’autonomia culturale e professionale intesa nella sua dimensione individuale e collegiale

c) Di prendere parte a dipartimenti, commissioni e gruppi di lavoro deliberati dal Collegio dei Docenti

d) Di usufruire dei diritti sindacali

e) Di godere delle ferie, delle festività, dei permessi, delle assenze per malattia, e di ogni altra forma di congedo prevista dal C.C.N.L. e dalla vigente normativa

f) Di prendere parte ad attività aggiuntive secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti e dalla Contrattazione Integrativa d’Istituto.

 

Art. 4 – Doveri dei Docenti

1. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni.

2. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti.

3. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli. In casi eccezionali, gli stessi saranno sorvegliati dai collaboratori scolastici o da un collega libero.

4. Durante l’intervallo i docenti vigilano sull’intera classe e collaborano con i colleghi delle altre classi.

5. I docenti hanno la facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell’ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.

6. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro e i telefoni della scuola per comunicazioni personali.

7. I docenti devono informare le famiglie circa le attività didattiche extracurricolari e le attività opzionali che saranno svolte.

8. I docenti devono rispettare le disposizioni organizzative dell’Istituto fornendo agli alunni esempi positivi.

9. I docenti devono rispettare il Patto Formativo verificando con tempestività l’apprendimento degli alunni.

10. I docenti devono trasferirsi tempestivamente, al momento del cambio dell’ora, nell’aula di pertinenza.

11. I docenti devono accompagnare gli alunni nelle rispettive classi in maniera disciplinata.

12. I docenti devono mantenere nei rapporti con gli altri docenti, con il personale, con gli alunni e con i genitori una condotta informata a principi di correttezza e di coerenza con le specifiche finalità educative dell’intera comunità scolastica.

13. I docenti devono prendere parte ai diversi momenti istituzionali di carattere collegiale.

14. I docenti devono comunicare tempestivamente le assenze.

 

 

PARTE V

DIRITTI E DOVERI DEL PERSONALE ATA

(ai sensi del D.L. 297/94)

 

Incipit: I diritti e i doveri del personale A.T.A. sono regolati dal D.L. 297/94, Parte III, Titolo II, Capo III, dalle vigenti disposizioni amministrative inerenti le mansioni correlate al profilo professionale e dal C.C.N.L.

Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi interviene, con autonomia operativa, nell’organizzazione, nel coordinamento e nella promozione delle attività svolte dal personale amministrativo, tecnico e dei collaboratori scolastici. L’espletamento delle funzioni è volto ad assicurare l’unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali della scuola in coerenza e nel rispetto delle finalità e degli obiettivi del Piano dell’Offerta Formativa.

 

Art. 5 – Diritti del personale A.T.A.

Il personale A.T.A. ha diritto:

1. Al rispetto della propria dignità umana e professionale;

2. Di partecipare ad attività di formazione e aggiornamento previste dalla vigente normativa;

3. Di usufruire dei diritti sindacali;

4. Di godere delle ferie, delle festività, dei permessi, delle assenze per malattia, e di ogni altra forma di congedo prevista dal C.C.N.L. e dalla vigente normativa.

 

Art. 6 – Doveri del personale amministrativo

1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all’azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l’efficienza e l’efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative.

2. Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro.

3. Cura i rapporti con l’utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.

4. Collabora con i docenti.

5. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.

6. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale.

 

Art. 7 – Doveri dei collaboratori scolastici

Il personale A.T.A. ha il dovere:

1. Di prestare la propria opera nello svolgimento delle mansioni affidate, curando in conformità con leggi, con diligenza e nel miglior modo, l’interesse dell’Amministrazione per il pubblico bene.

2. Di assumere comportamenti e atteggiamenti conformi alla funzione esercitata.

3. Di eseguire le disposizioni relativamente alle proprie funzioni.

4. Di vigilare sui locali e sull’incolumità fisica degli alunni e delle alunne.

5. Di adempiere agli obblighi di lavoro previsti dalla normativa vigente.

6. Di mantenere nei rapporti interpersonali una condotta informata a principi di correttezza e di coerenza con le specifiche finalità educative dell’intera comunità scolastica.

7. Di instaurare rapporti di fiducia e di collaborazione con docenti, famiglie e studenti, fornendo tutte le informazioni cui essi abbiano titolo, nel rispetto delle normative previste dalla normativa vigente.

8. Di rispettare il segreto d’ufficio.

9. Di avere cura delle strutture, delle attrezzature e degli strumenti affidati.

10. Di assicurare l’integrità degli alunni secondo le attribuzioni di ciascun profilo professionale.

11. Di non permettere l’accesso ai locali dell’Istituto, non aperti al pubblico, a persone estranee, se non debitamente autorizzate.

12. Di aiutare gli alunni in caso di bisogno

13. Di vigilare attentamente quando gli alunni si recano in bagno, soprattutto durante l’intervallo.

14. Di non fare uso di telefoni cellulari durante l’orario di servizio e di non utilizzare i telefoni della scuola per comunicazioni personali.

15. Di vigilare sull’ingresso e sull’uscita degli alunni e di sorvegliare gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza o allontanamento momentaneo dell’insegnante.

16. Di non allontanarsi mai dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal DSGA o dal Dirigente Scolastico.

 

 

 

 

PARTE VI

DIRITTI E DOVERI DEI GENITORI

(ai sensi del D.L. 297/94)

 

Incipit: Con riferimento alla partecipazione dei genitori agli Organi Collegiali previsti dal D.P.R. 416/74, alla Carta dei diritti e doveri dei genitori elaborata nel 1992 dall’European Parents Association, all’istituzione, con D.M. 14/2002 presso il MIUR del Forum Nazionale delle associazioni genitori e alla costituzione nell’anno scolastico 2003/2004 di Forum regionali, si procede alla definizione nel presente Regolamento dei diritti e dei doveri dei genitori.

Art. 8 – Doveri dei genitori

I genitori, primi responsabili dell’educazione dei figli, sono soggetti a specifici doveri e in particolare sono tenuti a:

1. Cooperare con la scuola nell’educazione dei loro figli;

2. Comunicare alla scuola tutte le informazioni necessarie per conseguire gli obiettivi educativi;

3. Avere cura che il figlio frequenti regolarmente la scuola, sia puntuale e adempia ai suoi doveri scolastici, assicurandosi di ciò con i mezzi ritenuti più opportuni;

4. Lasciare un recapito telefonico per eventuali comunicazioni;

5. Giustificare le assenze secondo le modalità previste dal presente Regolamento;

6. Far pervenire alla scuola nei termini previsti eventuali certificazioni, autorizzazioni o documenti richiesti;

7. Prendere costanti e opportuni contatti con gli insegnanti del proprio figlio in modo da assumere informazioni specifiche sul rendimento e sul comportamento scolastico dell’alunno e permettere all’insegnante di conoscere meglio la sua persona;

8. Presentarsi quando sono invitati dai docenti o dal Dirigente;

9. Informare la scuola su eventuali allergie alimentari o altre cause che possano pregiudicare la salute dell’allievo.

10. I genitori che per motivi urgenti hanno necessità di recarsi a scuola durante lo svolgimento delle lezioni, hanno l’obbligo di sostare nell’atrio; il collaboratore scolastico chiamerà il Docente e assisterà brevemente la classe fino al rientro in aula di quest’ultimo. I genitori, normalmente, possono colloquiare con gli insegnanti durante gli incontri opportunamente programmati.

 

Art. 8 – Diritti dei genitori

I genitori hanno i seguenti diritti:

1. Partecipare con i propri rappresentanti alla definizione e realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa e alla scelta delle attività opzionali su proposta del Collegio dei Docenti;

2. Essere informati dei programmi e dei criteri di valutazione utilizzati dai docenti;

3. Accedere ai documenti della scuola non riservati (delibere, verbali, documenti di programmazione, ecc.) a norma di legge;

4. Essere informati sulla regolare frequenza del figlio;

5. Essere informati sul rendimento e sul comportamento scolastico del figlio;

6. Stabilire contatti con altri genitori per accordarsi in relazione a tematiche scolastiche; o Riunirsi liberamente, anche nei locali dell’Istituto (nel rispetto dell’apposita regolamentazione);

7. Essere consultati per rilevanti decisioni relative all’organizzazione scolastica;

8. Riunirsi in assemblea negli spazi dell’Istituto secondo l’art. 15 del D.P.R. 297/94.

 

PARTE VII

NORME GENERALI SUL REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

(ai sensi del D.P.R. 249/98, art. 4 e del D.P.R. 235/2007, art. 2)

Art. 9 – Disciplina

1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.

2. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato a esporre le proprie ragioni.

3. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

4. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e dalle conseguenze che da esso derivano.

5. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal Consiglio di Classe.

7. Le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore a 15 giorni e quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio d’Istituto.

8. Nei periodi di allontanamento non superiori a 15 giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.

9. Nei periodi di allontanamento superiori ai 15 giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.

10. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tale caso, la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo.

11. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 10, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico, la sanzione è costituita dall’allontanamento dalla comunità scolastica con l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell’anno scolastico.

12. Le sanzioni disciplinare che prevedano allontanamento dalla comunità scolastica possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l’infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.

13. Per quanto non espressamente qui richiamato, si fa riferimento alla normativa vigente.

 

Art. 10 – Sessioni d’esame

Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla Commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

 

Art. 11 – Sanzioni – Norme generali

1. Le sanzioni disciplinari sono disposte dall’inosservanza dei doveri degli studenti contemplati nell’art. 2 del Regolamento di Disciplina (Doveri degli studenti). Per comportamenti non previsti o non esplicitamente indicati si procede per analogia.

2. In presenza dell’irrogazione di una delle seguenti sanzioni, può essere stabilito, anche nei casi di recidiva per lievi infrazioni, l’abbassamento del voto in condotta, a discrezione del Consiglio di Classe.

3. Le sanzioni disciplinari si intendono applicabili per tutte le situazioni legate alla programmazione generale (visite guidate, viaggi d’istruzione, uscite sul territorio, lezioni esterne).

 

Art. 12 – Sanzioni – Richiamo verbale del Docente e/o Dirigente Scolastico

1. Gli studenti potranno essere soggetti a richiamo verbale, in presenza di comportamenti occasionali e non gravi, relativi a: (tale elenco è da ritenersi meramente esemplificativo e non esaustivo)

a) Scarsa diligenza e puntualità

b) Disturbo lieve durante le lezioni

c) Atteggiamenti scorretti

d) Lievi violazioni delle norme di sicurezza

e) Intrattenersi nei bagni oltre il tempo il tempo necessario

f) Essere sprovvisti dei compiti e del materiale didattico

g) Portare in classe oggetti non autorizzati dai docenti

h) Uscire disordinatamente al termine delle lezioni

i) Non avere cura dell’igiene personale

j) Non usare un linguaggio e un abbigliamento consoni all’Istituzione scolastica

Il richiamo verbale può costituire un precedente per la somministrazione di una sanzione in forma di ammonizione scritta.

 

 

Art. 13 – Sanzioni – Ammonizione scritta annotata dal Docente e/o dal Dirigente Scolastico sul registro di classe e/o sul diario scolastico

2. Gli studenti possono essere soggetti a forme di ammonizione scritta in presenza dei seguenti comportamenti: (tale elenco è da ritenersi meramente esemplificativo e non esaustivo)

a) Reiterazione di comportamenti di cui all’art. 12

b) Scorrettezze e offese verso i componenti della comunità scolastica o di persone esterne alla scuola

c) Disturbo continuo durante le lezioni

d) Comportamenti reiterati, ancorché non intenzionali, che impediscano la piena funzionalità del servizio o ostacolino il perseguimento delle finalità formative della scuola

e) Violazione di norme di sicurezza

f) Ritardo ingiustificato all’entrata

g) Uscire dall’aula senza autorizzazione

h) Recarsi in palestra o nelle aule speciali in modo disordinato

i) Danneggiamento di oggetti di proprietà della scuola o di altri (in questo caso è previsto anche il risarcimento del danno).

j) Falsificazione di firme

k) Utilizzazione in classe e/o nella scuola di telefoni cellulari, lettori MP3, videocamere, macchine fotografiche e qualsiasi altro apparecchio possa permettere la realizzazione di filmati o registrazioni.

 

Art. 14 – Sanzioni – Allontanamento dalla scuola da 1 a 5 giorni stabilito dal Consiglio di Classe allargato alla componente genitori

3. Gli studenti possono essere soggetti a forme di allontanamento dalla comunità scolastica in presenza dei seguenti comportamenti: (tale elenco è da ritenersi meramente esemplificativo e non esaustivo)

a) Recidiva dei comportamenti sanzionati con ammonizione scritta

b) Offese o molestie verso i componenti della comunità scolastica

c) Disturbo grave e continuato durante le lezioni

d) Gravi scorrettezze

 

 

Art. 15 – Sanzioni – Allontanamento dalla scuola da 6 a 15 giorni stabilito dal Consiglio di Classe allargato alla componente genitori

4. Gli studenti possono essere soggetti a forme di allontanamento dalla comunità scolastica in presenza dei seguenti comportamenti: (tale elenco è da ritenersi meramente esemplificativo e non esaustivo)

a) Recidiva dei comportamenti di cui art. 14

b) Violenza intenzionale con offese gravi alla dignità delle persone

c) Danni al patrimonio

 

Art. 16 – Sanzioni – Allontanamento dalla scuola per un periodo superiore ai 15 giorni stabilito dal Consiglio d’Istituto

Gli studenti possono essere soggetti a forme di allontanamento dalla comunità scolastica in presenza dei seguenti comportamenti:

a) Presenza di reati o fatti avvenuti all’interno della scuola che possono rappresentare pericolo per l’incolumità delle persone e per il sereno funzionamento della scuola stessa.

 

 

Art. 17 – Visite guidate e sanzioni disciplinari

Questo Istituto, ritenendo le visite guidate e i viaggi d’istruzione momenti non avulsi dalla programmazione didattica e considerandoli un’integrazione al percorso formativo dei giovani a essa affidati, intende consentire la partecipazione solo agli allievi meritevoli e che non abbiano ricevuto sanzioni disciplinari anche attraverso ripetute ammonizioni scritte per mancanze verso i docenti o che abbiano, da soli o in gruppo, contribuito a provocare danni materiali alla scuola o alle suppellettili della stessa.

Si demanda ai singoli Consigli di Classe la decisione circa l’applicazione della sanzione ivi contemplata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le sanzioni per gli illeciti di cui agli artt. 12, 13, 14, 15, 16 vengono ulteriormente illustrate nel seguente quadro sinottico

 

Sanzioni disciplinari

Natura della mancanza

Organo competente

Art. 12

Richiamo verbale

a) Scarsa diligenza e puntualità

b) Disturbo lieve durante le lezioni

c) Atteggiamenti scorretti

d) Lievi violazioni delle norme di sicurezza

e) Intrattenersi nei bagni oltre il tempo il tempo necessario

f) Essere sprovvisti dei compiti e del materiale didattico

g) Portare in classe oggetti non autorizzati dai docenti

h) Uscire disordinatamente al termine delle lezioni

i) Non avere cura dell’igiene personale

j) Non usare un linguaggio e un abbigliamento consoni all’Istituzione scolastica

k) Il richiamo verbale può costituire un precedente per la somministrazione di una sanzione in forma di ammonizione scritta.

 

 

 

 

 

 

DOCENTE

E/O

DIRIGENTE SCOLASTICO

Art. 13

Ammonizione scritta

a) Reiterazione di comportamenti di cui all’art. 12

b) Scorrettezze e offese verso i componenti della comunità scolastica o di persone esterne alla scuola

c) Disturbo continuo durante le lezioni

d) Comportamenti reiterati, ancorchè non intenzionali, che impediscano la piena funzionalità del servizio o ostacolino il perseguimento delle finalità formative della scuola

e) Violazione di norme di sicurezza

f) Ritardo ingiustificato all’entrata

g) Uscire dall’aula senza autorizzazione

h) Recarsi in palestra o nelle aule speciali in modo disordinato

i) Danneggiamento di oggetti di proprietà della scuola o di altri (in questo caso è previsto anche il risarcimento del danno).

j) l) Falsificazione di firme

k) Utilizzazione in classe e/o nella scuola di telefoni cellulari, lettori MP3, videocamere, macchine fotografiche e qualsiasi altro apparecchio possa permettere la realizzazione di filmati o registrazioni.

 

 

 

 

DOCENTE

E/0

DIRIGENTE SCOLASTICO

Art. 14

Allontanamento da 1 a 5 giorni

a) Recidiva dei comportamenti sanzionati con ammonizione scritta

b) Offese o molestie verso i componenti della comunità scolastica

c) Disturbo grave e continuato durante le lezioni

d) d) Gravi scorrettezze

 

 

CONSIGLIO DI CLASSE ALLARGATO ALLA COMPONENTE GENITORI

Art. 15 allontanamento da 6 a 15 giorni

a) Recidiva dei comportamenti di cui art. 14

b) Violenza intenzionale con offese gravi alla dignità delle persone

c) Danni al patrimonio

 

CONSIGLIO DI CLASSE ALLARGATO ALLA COMPONENTE GENITORI

Art. 16 Allontanamento per un periodo superiore a 15 giorni

Presenza di reati o fatti avvenuti all’interno della scuola che possono rappresentare pericolo per l’incolumità delle persone e per il sereno funzionamento della scuola stessa.

 

 

CONSIGLIO D’ISTITUTO

 

 

Art. 18 – Conversione delle sanzioni

5. Nei casi previsti dagli artt. 13 (punto “b” e “i”), 14,15 e 16, il Consiglio di Classe deve offrire allo studente la possibilità di convertire le sanzioni comminate in attività da svolgere in favore della comunità scolastica o in altre attività anche a scopo sociale che possano utilmente costituire una riparazione, quali: (tale elenco è da ritenersi meramente esemplificativo e non esaustivo)

a) Operazioni di pulizia e ripristino degli arredi dei locali scolastici

b) Collaborazione con il personale ausiliario

c) Attività di ricerca su tematiche di rilevanza sociale o culturale

d) Produzione di elaborati (composizioni scritte o artistiche) che inducano lo studente a uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica di episodi verificatisi nella scuola

e) Attività di tutoraggio in altro ordine di scuola

 

6. Le sanzioni pecuniarie e i risarcimenti del danno non sono convertibili. La possibilità di tali conversioni è demandata alla valutazione discrezionale del Consiglio di Classe che valuterà caso per caso l’opportunità

 

 

 

PARTE VIII

PROCEDURE E RICORSI

(ai sensi del D.P.R. 249/98, art.5; D.P.R. 235/2007, art. 2 e della Legge 241/90)

 

Art. 19 – Procedimento/Norme generali

1. Nei casi di competenza di un organo collegiale, il Dirigente Scolastico ha il compito di acquisire le informazioni necessarie per l’accertamento dei fatti e le giustificazioni addotte dallo studente il quale sarà invitato a presentarsi con un genitore.

2. Gli organi competenti a disporre le sanzioni decidono dopo aver sentito le ragioni addotte dallo studente, che ha la facoltà di presentare prove e testimonianze, che saranno riportate nel verbale della riunione del Consiglio di Classe.

3. La sanzione disciplinare di cui agli artt. 14, 15,16 deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa (art. 3 L. 241/90). Più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto e del principio di proporzionalità e gradualità della sanzione medesima.

4. Nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico, l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di Stato, occorrerà anche esplicitare i motivi per cui non siano stati esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico.

5. Le sanzioni disciplinari possono essere inserite nel fascicolo personale dello studente nel trasferimento da una scuola a un’altra o di passaggio da un grado all’altro di scuola. Le sanzioni disciplinari non sono considerate dati sensibili a meno che nel testo della sanzione non si faccia riferimento a dati sensibili che riguardano altre persone coinvolte nei fatti che hanno dato luogo alla sanzione stessa. In tali circostanze si applica il principio dell’indispensabilità del trattamento dei dati sensibili che porta a operare con “omissis” sull’identità delle persone coinvolte e comunque nel necessario rispetto del D.L. 196/2003 e del D.M. 306/2007.

6. Il procedimento, costituendo azione amministrativa (L. 241/90), in tema di avvio dovrà contenere la formalizzazione dell’istruttoria, obbligo di conclusione espressa, obbligo di motivazione e termine.

 

Art. 20 – Impugnazioni e ricorsi

1. Contro le sanzioni disciplinari che non prevedono l’allontanamento dalla scuola è ammesso ricorso da chiunque vi abbia interesse entro 15 giorni dalla comunicazione all’apposito Organo di Garanzia.

2. Contro le sanzioni di cui agli artt. 14, 15 e 16 è ammesso ricorso entro 30 giorni dalla ricevuta comunicazione secondo quanto disposto dall’art. 328, comma 4 del D.L. 297/94

3. Il ricorso all’Organo di Garanzia, da inoltrare in forma scritta al Dirigente Scolastico, è ammesso solo per questioni di legittimità e non di merito, in particolare per violazione delle norme procedurali e per l’insorgenza di conflitti all’interno della scuola nell’applicazione del presente Regolamento.

4. L’Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi 10 giorni. Qualora l’Organo di Garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.

 

Art. 21 – Organo di Garanzia

1. L’Organo di Garanzia interno della scuola è composto da:

Dirigente Scolastico o suo delegato che ne assume la Presidenza

Un docente designato dal Consiglio d’Istituto

Due genitori designati dal Consiglio d’Istituto

Per tutte le componenti sopra indicate sono designati membri ordinari e membri supplenti

2. Qualora uno o più membri siano coinvolti nei fatti oggetto di decisione, sono sostituiti da un membro supplente.

3. L’Organo di Garanzia resta in carica per 2 anni.

4. L’Organo di Garanzia, oltre a dirimere i conflitti di sua competenza, formula proposte al Consiglio d’Istituto in merito ad eventuali modifiche del presente Regolamento di disciplina per adeguarne il funzionamento alle esigenze della scuola, nel rispetto dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse.

 

 

 

 

 

 

PATTO DI CORRESPONSABILITÁ

CON I GENITORI DELL’ALUNNO/A ________________________________CLASSE___________

DELLA SCUOLA _______________________ DI ______________________________________

La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua interazione sociale, la sua crescita civile; essa affianca la compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad essere” ed in questo è fondamentale la collaborazione della famiglia, la più importante agenzia educativa. La scuola, pertanto, persegue l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. Le due parti dovranno supportarsi a vicenda per raggiungere comuni finalità educative e condividere quei valori che fanno sentire gli alunni membri di una comunità vera.

A tal fine, l’ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTIGLIONE M.R. – CASTILENTI (TE)

PREMESSO che i doveri e i diritti tendono a garantire, nella quotidianità, l’esistenza di un contesto consono all’attuazione del “patto formativo” e all’equilibrato esercizio dei diritti – doveri da parte di ciascuna componente scolastica, nel rispetto delle reciproche libertà,

in piena sintonia con quanto stabilito da:

Il D.P.R. n.249 del 24/06/1998 ed il D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”

Il D.M. n.5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”

Il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali e azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”

Il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo e indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità di genitori e dei docenti”

L’art. 3 del D.P.R. n.235 del 21 novembre 2007,

 

STIPULA

il seguente Patto di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto di tale patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico.

 

Il Dirigente Scolastico SI IMPEGNA a:

1. garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo docenti, genitori, alunni e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo;

2. garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

3. cogliere le esigenze formative di tutti per ricercare risposte adeguate;

4. garantire che tutto il personale scolastico adotti comportamenti conformi alle finalità educative dell’Istituto e a ciascun ruolo;

5. far rispettare il regolare svolgimento delle lezioni anche durante l’assenza di un docente;

6. far rispettare le norme di vigilanza e sicurezza.

La SCUOLA, attraverso tutte le componenti, SI IMPEGNA a:

1. favorire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascuno studente;

2. offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;

3. offrire e favorire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo per combattere la dispersione scolastica;

4. promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza;

5. promuovere la piena integrazione degli studenti diversamente abili;

6. promuovere iniziative di accoglienza e integrazione egli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali;

7. favorire riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti;

8. garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy.

 

I DOCENTI SI IMPEGNANO a:

1. proporre un’Offerta Formativa rispondente ai bisogni dell’alunno e a lavorare per il suo successo formativo;

2. favorire un ambiente sereno e adeguato al massimo sviluppo delle capacità dell’alunno;

3. promuovere rapporti interpersonali positivi tra alunni e insegnanti stabilendo regole certe e condivise;

4. garantire la presenza a scuola 5 minuti prima dell’orario delle lezioni per vigilare sulle operazioni d’ingresso;

5. mantenere costantemente rapporti di comunicazione con la famiglia informando i genitori dell’andamento didattico – disciplinare e del percorso formativo dello studente;

6. informare regolarmente gli studenti sugli aspetti organizzativi delle verifiche periodiche e sui criteri di valutazione utilizzati, per favorire l’autocorrezione e l’autovalutazione;

7. tenere in considerazione le proposte degli alunni e dei genitori;

8. promuovere attività di continuità, accoglienza e orientamento;

9. garantire nell’assegnazione dei compiti a casa un carico equilibrato tenendo conto della classe, delle ore di permanenza a scuola, delle festività del rapporto tra esercitazioni scritte e orali;

10. fare in modo che ogni attività intrapresa a scuola venga portata a termine con il supporto del lavoro a casa;

11. accompagnare gli alunni all’uscita e assicurarsi della presenza del genitore (Primaria e Infanzia): quelli che usufruiscono dello scuolabus saranno affidati al personale addetto al servizio, mentre lasceranno liberi di tornare a casa, autonomamente, gli alunni che sono stati autorizzati dai genitori;

12. valorizzare ogni alunno rispettando stile e ritmo di apprendimento di ciascuno;

13. tenere sempre nella giusta considerazione che l’errore non è voluto ma è casuale;

14. garantire la trasparenza della valutazione;

15. non usare in classe il cellulare.

 

IL PERSONALE A.T.A. SI IMPEGNA a:

1. conoscere i contenuti delle carte fondamentali dell’Istituto (Piano dell’Offerta Formativa, Regolamento d’Istituto e Regolamento disciplinare, Statuto delle studentesse e degli studenti, Norme di evacuazione, Norme per la sicurezza, Piano di primo soccorso) e a condividerli;

2. favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti);

3. segnalare ai docenti e al Dirigente eventuali problemi rilevati;

4. osservare le norme comportamentali dettate dal Regolamento d’Istituto;

5. essere puntuale e svolgere con precisione il lavoro assegnato;

6. garantire il necessario supporto alle attività didattiche con puntualità e diligenza;

7. osservare le norme di vigilanza e di sicurezza;

8. indirizzare gli utenti alla Sede per il disbrigo di pratiche inerenti l’Ufficio di Segreteria;

9. garantire la sorveglianza al mattino prima dell’inizio delle lezioni, al cambio di classe dei docenti, durante l’intervallo, lungo i corridoi e nei servizi.

 

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA a:

1. prendere visione e condividere il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto sostenendone la sua attuazione;

2. considerare la funzione formativa della Scuola e dare a essa la giusta importanza in confronto ad altri impegni extrascolastici;

3. presentare, discutere e condividere con i propri figli il presente PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ sottoscritto con l’istituzione scolastica;

4. educare i figli al rispetto degli adulti e dei compagni;

5. educare i figli al rispetto del ruolo e dell’autorità dell’insegnante e di tutto il personale scolastico;

6. non esprimere opinioni o giudizi sugli insegnanti e sul loro operato in presenza dei figli, per non creare in loro insicurezze;

7. evitare che i figli portino a scuola materiale non scolastico;

8. garantire e controllare la regolarità della frequenza scolastica;

9. garantire la puntualità del figlio;

10. giustificare le eventuali assenze o ritardi;

11. prendere periodico contatto con gli insegnanti e cooperare con loro per l’attuazione di eventuali strategie di recupero;

12. partecipare alle riunioni con proposte educativo – formative;

13. sostenere i figli nell’esecuzione dei compiti;

14. controllare quotidianamente cartella, libretto personale, compiti, diario e materiale vario;

15. richiedere ai figli di portare a termine ogni lavoro intrapreso;

16. richiedere l’uscita anticipata dei propri figli solo in caso di necessità e prelevarli personalmente;

17. garantire la presenza all’uscita o effettuare delega ad altri adulti (scuola dell’infanzia e primaria);

18. accettare con atteggiamento positivo la valutazione espressa dall’insegnante per far vivere in modo sereno un eventuale insuccesso scolastico;

19. collaborare per potenziare nel figlio una coscienza delle proprie risorse e dei propri limiti.

 

LO STUDENTE SI IMPEGNA a:

1. rispettare il Regolamento di classe, scaturito dalla riflessione sui diritti e doveri, concordato e condiviso da allievi e docenti;

2. lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;

3. chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità;

4. portare costantemente il materiale didattico richiesto;

5. informarsi sui compiti assegnati dai docenti in caso di propria assenza;

6. comportarsi correttamente con compagni e adulti evitando offese verbali e fisiche;

7. rispettare le norme di sicurezza e di tutela della salute;

8. usare un linguaggio rispettoso e appropriato alle varie circostanze;

9. accettare gli altri rispettandone le difficoltà e le diversità;

10. rispettare gli adulti e il ruolo degli insegnanti;

11. spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione (C.M. 15/03/2007)

12. avere rispetto della propria persona (abbigliamento decoroso, igiene …), dei beni personali propri e altrui (materiale scolastico) e comuni (aule, mensa, arredamento …);

13. frequentare con regolarità;

14. essere puntuali alle lezioni;

15. favorire la collaborazione Scuola / Famiglia sottoponendo all’attenzione dei genitori tutte le comunicazioni ricevute;

16. collaborare attivamente con compagni e insegnanti;

17. eseguire, in classe e a casa, il lavoro scolastico richiesto;

18. rispettare le regole e mantenere l’ordine per favorire la vigilanza;

19. accrescere conoscenze e abilità, sviluppando progressivamente le competenze per contribuire alla realizzazione di una società migliore;

20. riflettere sulle proprie attitudini, capacità e limiti come occasione di crescita.

 

Per l’inosservanza dei doveri e per la mancanza di rispetto delle regole scolastiche e del vivere civile (insulti, termini volgari e offensivi, non rispetto degli altri, del materiale altrui e dei beni comuni, ecc.), sono previste sanzioni che avranno ripercussioni sul voto di condotta, sulla valutazione finale del comportamento e sull’esito conclusivo dell’anno scolastico.

SANZIONI

Dato che il compito della scuola è educare e non punire, ogni provvedimento sarà graduato, congruente alla gravità dell’infrazione e sarà assunto solo in vista di un’adeguata strategia di recupero.

In tale senso gli interventi educativi potranno essere:

1. richiamo verbale;

2. comunicazione alla famiglia, tramite il diario personale, da parte del docente che ha rilevato l’infrazione;

3. annotazione dell’infrazione sul registro di classe (senza che ne vengano esplicitate le motivazioni che dovranno poi essere annotate a firma del docente su un apposito registro, custodito in presidenza, nella pagina riservata all’alunno interessato. Per dovuta informazione e per quanto di competenza, gli uffici amministrativi ne invieranno copia alla famiglia);

4. convocazione formale dei genitori da parte degli uffici amministrativi per un colloquio col Dirigente scolastico;

5. risarcimento da parte del genitore del danno arrecato dall’alunno;

6. allontanamento dell’alunno dal gruppo classe, per gravi o reiterate infrazioni disciplinari, con provvedimento formale emesso dal Consiglio di Classe, su dettagliata relazione del docente richiedente;

7. sequestro di oggetti impropri o pericolosi con conseguente restituzione al genitore o segnalazione alle autorità di competenza;

8. ritiro temporaneo del cellulare, se usato durante le ore di lezione, e/o deferimento alle autorità competenti nel caso in cui lo studente utilizzasse dispositivi per riprese non autorizzate e comunque lesive dell’immagine della scuola e della dignità degli operatori scolastici;

9. convocazione dei genitori per l’allontanamento temporaneo dalle lezioni o per sanzioni alternative;

10. riordino e pulizia dell’ambiente, in caso di mancato rispetto dell’ambiente e non adeguata cura;

11. attività alternative, collaborative e/o pratiche da svolgere obbligatoriamente a scuola per comportamenti contrari al Regolamento d’Istituto;

12. recupero di verifiche al rientro a scuola, in caso di assenze strategiche, senza preavviso e a discrezione dell’insegnante.

 

Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico.

 

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Il genitore

(prof. Paolo Andrea Buzzelli)